Mar. Apr 23rd, 2024

Se è vero che nasciamo già indebitati, per via del grande debito pubblico nazionale (ogni italiano, da quando lancia il primo vagito in sala parto, ha mediamente una quota di debito pari a oltre 30.000 euro), anche per il giorno del fatidico “si”, siamo soliti indebitarci, facendo crescere il fenomeno del matrimonio con “gli interessi”.

Infatti, secondo una recente indagine, condotta dal portale www.prestitisupermarket.it (con un campione di 15.000 richieste di prestito, raccolte nei primi quattro mesi del 2012), gli italiani contraggono debiti per sposarsi. Certo si tratta evidentemente di matrimoni low cost, se la maggior parte dei prestiti richiesti ha mediamente un importo pari a 10.000 euro, per un impegno minimo, per il rimborso dei prestiti di cinque anni.

Allora avanti tutta con matrimoni a base di aperitivi abbondanti, tanta solidarietà per chi è meno fortunato (es. biglietti d’invito Unicef, etc) e bomboniere simboliche.

Sempre la stessa indagine afferma che l’età di chi s’indebita per il gran giorno, va da un 20% di venti/venticinquenni, a un più sostanzioso 28% di ventisei/trentenni, per ritornare a un 20% per gli over trentacinquenni, fino a un misero 6% di over quaranta.

Poi, come sempre, i genitori italiani si rendono disponibili a foraggiare il matrimonio dei figli, anche attraverso la stipula di un prestito a loro nome, e qui siamo al 18% di ultra cinquantenni.

Mentre si scopre che la Campania, si attesta al primo posto per numero di aspiranti alle “nozze a rate”, infatti, il 20% delle richieste proviene da questa regione, seguita a ruota dalla Lombardia, la Sicilia e la Toscana.

Le Marche e il Veneto alzano l’asticella dell’importo medio richiesto, portandolo a 15.000 euro.

Fiori d’arancio per tutti.

Alessandro Gaetani

Per approfondire sui prestiti, consiglio la lettura dei seguenti libri:

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