Ven. Apr 19th, 2024

Dopo averlo accennato nell’articolo in cui vi parlavo del “pentalogo dell’ISVAP, approfondisco il cosiddetto “riscatto” di un sinistro Rc auto.

E’ la possibilità di rimborsare alla propria compagnia di assicurazioni, l’importo pagato dalla stessa per l’incidente che si causa con responsabilità totale o parziale.

Quali i vantaggi per l’assicurato?

Prima di tutto il riscatto può essere paragonato a una sorta d’investimento.

Infatti, l’importo che versa per riscattare oggi il sinistro lo potrà recuperare negli anni a venire pagando un premio di rinnovo polizza inferiore.

Inoltre rimane un virtuoso come conducente di un veicolo siccome non gli scatta il malus e l’attestato di rischio non viene “macchiato” da alcun sinistro.

Il riferimento è la Consap (Concessionaria Servizi Assicurativi Pubblici SpA), alla quale bisogna inviare la domanda per conoscere l’importo del sinistro (i moduli sono scaricabili dal sito www.consap.it).

Tuttavia si può richiedere supporto gratuito alla propria Compagnia (ormai quasi tutte le agenzie provvedono a mettere a conoscenza il proprio assicurato, della possibilità di riscattare il sinistro, già al momento della denuncia di un sinistro con (torto), delegandola a gestire la pratica presso la Consap – Stanza di compensazione -.

Nel caso in cui si decida di pagare l’importo del sinistro, comunicato dall’Ente statale, la Compagnia provvederà a riclassificare l’attestato di rischio e la relativa polizza.

Infine, aggiungo che l’associazione di consumatori Altroconsumo ha progettato un foglio di calcolo, valido per le 42 compagnie di assicurazioni aderenti al progetto, che calcola la convenienza, e calcola la classe di merito a cui si accede se non si esercita il riscatto.

Infatti, quest’ultimo può costare più di quanto si andrebbe a pagare con il passaggio a una classe di merito peggiorativa (malus).

Alessandro Gaetani

Potete approfondire sull’argomento leggendo il seguente libro:

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