Ven. Mar 29th, 2024

Pubblicati recentemente i risultati dell’indagine Bankitalia sui redditi e la ricchezza delle famiglie italiane al 2012.

Ricchezza familiare
Ricchezza familiare

Questi i dati estratti dal comunicato:

Il reddito equivalente (una misura pro-capite che tiene conto della dimensione e della struttura demografica della famiglia) è stato in media pari a circa 17.800 euro (1.500 euro al mese).

L’indicatore è superiore per gli individui laureati, i dirigenti e gli imprenditori, mentre gli operai i residenti al Sud e i nati all’estero presentano valori medi inferiori.

In posizione intermedia si collocano gli impiegati, gli altri lavoratori e i pensionati.

Tra il 2010 e il 2012 il deterioramento delle condizioni economiche, in termini di reddito equivalente fatta cento la media generale, è stato più accentuato per i lavoratori indipendenti rispetto a quelli dipendenti e delle persone in condizione non professionale.

Solo l’indice relativo ai pensionati è in salita, la flessione ha riguardato tutte le classi d’età tranne gli anziani.

Nell’arco del passato ventennio il reddito equivalente degli individui anziani è passato in termini relativi dal 95% al 114% della media generale.

La quota di individui poveri, convenzionalmente identificati da un reddito equivalente inferiore alla metà della mediana osservata in ciascun anno (povertà relativa) è risultata pari a circa il 14,1% con punte del 24,7% nelle regioni del Sud.

La ricchezza familiare netta, data dalla somma delle attività reali (immobili, aziende e oggetti di valore) e delle attività finanziarie ( depositi, titoli di stato, azioni, etc.) al netto delle passività finanziarie (mutui ed altri debiti) presenta un valore mediano pari a 143.300 euro.

Il 10% delle famiglie più ricche possiede il 46,6% della ricchezza netta familiare totale (45,7% nel 2010).

La quota di famiglie con ricchezza negativa è aumentata al 4,1%, dal 2.8% del 2010.

L’indebitamento è più diffuso tra le famiglie a reddito medio alto, con capofamiglia di età inferiore ai 55 anni, lavoratore indipendente o con elevato titolo di studio.

Ci si indebita principalmente per l’acquisto e la ristrutturazione della casa.

Le condizioni di vulnerabilità finanziaria identificate dala presenza congiunta di una rata per il rimborso dei prestiti superiore al 30% del reddito e da un reddito monetario inferiore alla mediana riguardano circa il 13,2% dei nuclei indebitati e il 2,6% del totale delle famiglie. Il fenomeno appare in aumento rispetto al passato.

Alessandro Gaetani

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