Gio. Mar 28th, 2024

Tra il 2005 e il 2011 è aumentata la percentuale d’italiani che detenevano un debito di almeno 75 mila euro.
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Il motivo è dovuto principalmente al rallentamento del rimborso del debito.
Tale rallentamento è stato più accentuato per le famiglie appartenenti alle fasce di reddito medie e basse.
Gli autori del paper “La Vulnerabilità finanziaria: un’analisi per classi di reddito” pubblicato sul sito di Banca d’Italia, nella Collana Questioni di Economia e Finanza, hanno stimato che l’instabilità del reddito accresce l’insorgenza di difficoltà finanziarie.

Le difficoltà delle famiglie nel rimborsare il debito hanno conseguenze sia per i singoli sia a livello aggregato.
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Microcredito e inclusione. I prestiti alle famiglie e alle imprese non bancabili
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Infatti, se per i primi la sofferenza finanziaria può costargli la negazione futura di accesso al credito (vedi la segnalazione Centrale Rischi*), a livello aggregato (macroeconomico) può costituire un danno alla stabilità finanziaria generale (si pensi alla mancata restituzione del denaro ai prestatori).

Dai dati contenuti nel paper, si evince che quest’ultimo rischio è stato contenuto grazie all’elevata concentrazione del debito presso le classi di reddito più ricche, poiché i nuovi indebitati del periodo suddetto appartenevano ai decili di reddito più elevati.

Alessandro Gaetani

*La Centrale dei Rischi (CR) è un sistema informativo sull’indebitamento della clientela verso le banche e le società finanziarie (intermediari). Gli intermediari comunicano mensilmente alla Banca d’Italia il totale dei crediti verso i propri clienti: i crediti pari o superiori a 30.000 euro e i crediti in sofferenza di qualunque importo. La Banca d’Italia fornisce mensilmente agli intermediari le informazioni sul debito totale verso il sistema creditizio di ciascun cliente segnalato. I dati della CR sono riservati. Chi vuole conoscere la propria posizione presso la Centrale dei Rischi può rivolgersi alle Filiali della Banca d’Italia. Per la correzione di eventuali errori nelle segnalazioni, l’interessato deve rivolgersi direttamente all’intermediario (Fonte: Banca d’Italia).

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