Ven. Apr 19th, 2024

Alternanza scuola-lavoro. Un’esperienza al Liceo E.Q. Visconti di Roma (Scienze della formazione. Laboratorio)

Ho partecipato all’ultima edizione di “Tuttolavoro”, l’evento organizzato a Milano dal Sole24Ore giunto alla sua quarta edizione, che ha visto ancora una volta esperti, politici e imprenditori confrontarsi sull’ennesimo ciclo di riforme del Mercato del Lavoro. Uno degli argomenti trattati è stato l’Orientamento scolastico e professionale.

Tuttolavoro

Orientarsi letteralmente significa “scoprire l’oriente”, vale a dire il posto in cui nasce il sole, punto di riferimento basilare per i viaggiatori di ogni tempo.Un esploratore che si rispetti deve imparare a trovare la rotta giusta per giungere all’obiettivo prestabilito.

Analisi e valutazione di un modello sperimentale di orientamento al lavoro. L’esperienza del Progetto Equal PrIME ALI a Torino (Economia – Ricerche)

Per la Garzanti l’orientamento scolastico e professionale è “l’insieme dei procedimenti che tendono ad accertare le attitudini di una persona per indirizzarla alla scelta di una scuola o di un lavoro”. Per la Treccani è “l’insieme dei processi volti ad aiutare il giovane a scegliere la professione più rispondente all’ideale che vuol raggiungere, tenendo conto della sua personalità delle sue attitudini psicofisiche, delle condizioni del mercato del lavoro, della situazione economica familiare e delle condizioni sociali, ripartendone il compito tra diversi agenti: educatori, medici, psicologi”.

Fino a qualche anno fa era la singola scuola, insieme alla famiglia, che guidava il ragazzo giunto al termine della scuola dell’obbligo, alla scelta della scuola media superiore, a detta degli esperti di orientamento sbagliando le modalità che portavano a dare maggiore importanza al profitto e al comportamento, dandone poca alla vocazione professionale del singolo ragazzo, o anche quella brutta espressione “ho scelto la scuola superiore più vicina a casa”, con il risultato di bocciature e delusioni traumatiche.

Come scegliere la scuola: Dall’asilo al liceo una guida per genitori in cerca della scuola giusta

Oggi con le continue riforme si è arrivati ad avere le scuole che si dotano di un docente
“orientatore” atto a gestire il processo di orientamento, che non si riduce più alla fine del percorso scolastico ma è di durata triennale in modo da accompagnare il ragazzo per un periodo sufficiente a individuare le qualità e le attitudini necessarie all’individuazione del giusto percorso scolastico successivo.

Ma non basta solo la buona volontà dei docenti “orientatori”, serve collaborazione magari facendo rete (si pensi a Enti Locali, Associazioni imprenditoriali, Camere di Commercio, Uffici scolastici regionali, etc.), come già accade in alcune province italiane con la firma di protocolli d’intesa per realizzare attività di formazione all’orientamento destinate ai docenti, agli alunni e alle famiglie.

Il lavoro spiegato ai ragazzi

Collaborazione in rete che diventa sempre più importante in un Paese che vede da una parte crescere la disoccupazione, giunta ormai a percentuali a doppia cifra (13,40% Istat – Novembre 2014), e dall’altra con aziende che non riescono a trovare addetti utili alla loro crescita (Unioncamere parla della mancanza di migliaia di profili professionali: ingegneri – informatici – tlc).

Alessandro Gaetani
Consigliere di Amministrazione di VCO Formazione S.c.r.l. (Formazione e Orientamento Professionale – Agenzia per il lavoro) – in carica per il triennio 2012-2015

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