Mer. Apr 24th, 2024

Una recente ricerca della rivista economica Lavoce.info ha indicato chi spende di più al gioco nel nostro Paese: pensionati, famiglie con capofamiglia poco istruito, casalinghe, persone sole ed adolescenti.

Sono loro infatti, i maggiori protagonisti del raggiungimento dei numeri da capogiro di questo business in Italia (primo mercato del gioco in Europa e terzo al Mondo).

Ecco che allora lo stivale italiano è invaso da Slot machine, biglietti lotterie varie, sale scommesse, pubblicità rintronante a tutti gli angoli delle Città (per esempio 400 mila slot, metà di tutte quelle presenti negli Usa, un tagliando gratta-e-vinci su 5 venduti sul pianeta è italiano).

Il fatturato legale è pari a 88 miliardi di euro al quale se ne aggiunge uno illegale, stimato in 15 miliardi. Una platea di 800 mila giocatori con dipendenza e 2 milioni a rischio ludopatie (fenomeno fino a qualche anno fa sconosciuto, mentre oggi psicologi, psicoterapeuti e psichiatri svolgono corsi di aggiornamento specifici per aiutare i loro assistiti).

te li giochi tuttiParadossale come in piena crisi siano proprio le fasce più povere della popolazione ad aumentare la quota di spesa destinata al gioco: 3% del reddito contro 1% dei nuclei familiari benestanti.

Qui si entra nella logica per la quale si sogna la grande vincita che ti porta fuori dal tuo impoverimento.

Se si guarda la distribuzione geografica del fenomeno, spicca il centro sud dove guarda caso ci sono le regioni con il più alto tasso di usura (Rapporto CGIA 2013). Ricerche Istat riportano la crescita del 15% delle denunce per usura nel nostro Paese. E’ verosimile che la dipendenza ti porta a giocare sempre di più e quando hai finito i tuoi soldi hai bisogno di farteli prestare.
Alessandro Gaetani

 

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