Mer. Apr 24th, 2024

Famiglie sospese. Quaderno di riflessione teologico-pastorale sulla famiglia in difficoltà nell’Italia delle false partenze

E’ stato recentemente pubblicato dalla Caritas, il rapporto di monitoraggio dell’impatto della crisi economica sulle famiglie “Crisis Monitoring Report 2015” con focus, tra gli altri paesi dell’Europa meridionale, sull’Italia.

In merito al mercato del lavoro, si legge della preoccupante esplosione dei NEET 15-24enni, con l’Italia che conquista il triste primato di paese dell’EU28 con il più elevato tasso di giovani che non lavorano, non studiano e non sono impegnati in attività di formazione (40%). Il tasso di disoccupazione nel 2013 era superiore alla media europea (12,2%). In merito alla povertà e al sostegno al reddito il 28,4% della popolazione italiana è a rischio di povertà o esclusione sociale.

A riguardo dei servizi pubblici, nel settore dell’assistenza socio-sanitaria, dal 2012 al 2013 in Italia vi è stato un forte declino della spesa sanitaria procapite (0,4%).Tale fenomeno si riflette nella domanda sociale che giunge alla Caritas: nel corso del 2013 il 10,5% degli utenti dei Centri di Ascolto ha richiesto una prestazione assistenziale di tipo sanitario, altrimenti erogabile dal servizio pubblico (+6% rispetto al 2012).

Nel rapporto si evidenzia come per le Caritas più strutturate e di più antica istituzione come l’Italia, l’azione di solidarietà materiale si accompagna ad attività di animazione pastorale, accompagnamento formativo, di studio e ricerca, sensibilizzazione, lobby e advocacy.

In Italia l’azione della Caritas si esplica attraverso 1.148 iniziative anticrisi (raddoppiate dal 2010 ad oggi).
Nel corso del 2013, si legge infine nel rapporto, Caritas italiana ha attivato un “fondo straordinario anticrisi”, rivolto a sostenere le Caritas diocesane nella realizzazione di interventi di contrasto alla crisi economica, nel settore dell’abitazione, del lavoro, delle spese di prima necessità, del sostegno al credito.
Da giugno a dicembre 2013, il 76% delle Caritas diocesane ha presentato richiesta di rimborso per tali attività, per un importo pari a cinque milioni e 650 mila euro.

Alessandro Gaetani

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