Sab. Apr 20th, 2024

La lista della spesa: La verità sulla spesa pubblica italiana e su come si può tagliare

Welfare
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In ogni ordinamento democratico è previsto che la gestione delle risorse pubbliche sia sottoposta ad una verifica il cui scopo è quello di “perseguire l’utilizzo appropriato ed efficace dei fondi pubblici, la ricerca di una gestione finanziaria rigorosa, la regolarità dell’azione amministrativa e l’informazione dei poteri pubblici e della popolazione tramite la pubblicazione di relazioni obiettive”.

Nell’ordinamento italiano detto compito fondamentale è attribuito alla Corte dei conti, istituita con la legge 14 agosto 1862, n. 800 (la Corte dei conti del Regno d’Italia).

La Corte è inserita sia tra gli organi di garanzia della legalità e del buon andamento dell’azione amministrativa e di tutela degli equilibri di finanza pubblica (art. 100, secondo comma) sia tra gli organi giurisdizionali (art. 103, terzo comma).

Economia del Welfare

Diventa centrale quindi il suo ruolo di garanzia della corretta gestione delle pubbliche risorse, e nell’esercizio delle funzioni di controllo, è organo neutrale, autonomo ed indipendente sia rispetto al Governo che al Parlamento, e, nell’esercizio delle funzioni giurisdizionali, fa parte a tutti gli effetti dell’ordine giudiziario.
Lo scorso 11 giugno è stato presentato a Roma, il Rapporto 2015 sul coordinamento della finanza pubblica, con il quale la Corte dei Conti rende al Parlamento e al Governo la propria valutazione degli strumenti previsti per la gestione della finanza pubblica.

Questo è il monito al Governo italiano che si legge nel Rapporto “un duraturo controllo sulle dinamiche di spesa può ormai difficilmente prescindere da una riscrittura del patto sociale che lega i cittadini all’azione di governo e che abbia al proprio centro una riorganizzazione dei servizi di welfare” e ancora “le condizioni di sostenibilità della finanza pubblica richiedono uno scenario macroeconomico ambizioso, non conseguibile in assenza di interventi profondi capaci di rialzare le dinamiche della produttività totale dei fattori”.

per far la spesa

Insomma per la Corte dei Conti è necessario programmare riforme strutturali. In merito a famiglie e imprese la Corte dice che “è prioritaria la necessità di restituire loro capacità di spesa”.

Alessandro Gaetani

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