Sab. Apr 20th, 2024

partecipante al II° Forum Internazionale della Consulenza ed Educazione finanziaria
Ho sempre partecipato ai Forum Internazionali della Consulenza ed Educazione finanziaria (organizzati a Milano da Progetica, Milano Finanza e Uni – Ente Nazionale di Unificazione Norme) per conoscere da vicino i progetti di educazione finanziaria operativi ormai da molti anni in alcuni Paesi del Mondo.

Uno di questi è la Gran Bretagna. Ricordo infatti l’intervento, all’edizione del 2011, di Carl Pheasey (Financial Services Group HM Treasury) con il quale ha presentato il Money Advice Service, il servizio di consulenza finanziaria gratuita ed indipendente per i cittadini, da diffondere gradatamente in tutto il paese, e di educazione finanziaria messo in campo dal 2010 dal Governo Inglese.

Tale servizio, ci ha comunicato il relatore, ha due obiettivi fondamentali, contribuire al miglioramento della conoscenza e della consapevolezza del pubblico nell’ambito dei servizi finanziari ed aumentare la capacità dei cittadini di prendersi cura, in prima persona, delle questioni finanziarie personali”.

E allora l’impegno dovrà essere ancora lungo se, come si evince dal Rapporto Moody’s, recentemente diffuso, in Gran Bretagna è allarme indebitamento delle famiglie. Si legge infatti nel documento “La spesa dei consumatori ha superato i livelli raggiunti prima della crisi (attualmente in Gran Bretagna l’economia è in forte crescita e il costo del denaro è a ZERO) mentre l’indebitamento non garantito ha una dinamica molto superiore a quella salariale….I tassi attuali mascherano la realtà illudendo i cittadini: tutto sembra sostenibile, ma le conseguenze di lungo periodo sono molto negative”.

Lo strumento segnalato dal rapporto Moody’s è la carta di credito con sistemi di accumulo del debito che prevedono il cosiddetto “surfing” ossia il passaggio da una carta a un’altra usufruendo per qualche anno di credito senza interessi, che ha invogliato le famiglie inglesi a “esagerare” nello shopping sfrenato.

Visto che tale fenomeno è in costante aumento vi è stato un caldo invito alle famiglie, da parte del Governatore della Banca Centrale d’Inghilterra Mark Carney “a gestire le proprie finanze personali” anche in vista di un più che probabile rialzo dei tassi nel Regno di Elisabetta.

In chiusura sono certo che l’educazione finanziaria serve ai cittadini, ma ancor di più il “benessere finanziario” dipende dai comportamenti individuali, in Italia come nel Resto del Mondo (proprio in questo periodo, con la “Borsa Cinese in caduta libera”, leggiamo le notizie di piccoli risparmiatori cinesi che, convinti di guadagnare un tesoretto, sono giunti ad indebitarsi per “giocare” in Borsa).

Alessandro Gaetani

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