Gio. Mar 28th, 2024

Indagine sul Risparmio 2015

Anche per il 2015 dalla collaborazione tra IntesaSanPaolo e il Centro di Ricerca e Documentazione Luigi Einaudi è scaturita l’Indagine sul Risparmio e sulle scelte finanziarie degli italiani dal titolo “Risparmiatori, classe media: si torna a guardare al futuro

Emerge qualche segnale positivo: “Scende ancora (al 51,5 per cento, da un picco del 56 per cento nel 2013) la quota delle famiglie che negli ultimi tre anni sono state costrette ad abbassare il tenore di vita per effetto della riduzione dei mezzi finanziari a disposizione. Parallelamente, diminuisce di quattro punti rispetto al 2014 (dal 55 al 51 per cento) la quota dei capifamiglia che ritengono che nell’anno in corso gli effetti della crisi sul bilancio familiare saranno «in lieve» o addirittura «in forte aggravamento», mentre cresce dal 38,7 al 44,5 per cento la quota di quanti ritengono che resteranno stabili”.

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Ma anche segnali ancora negativi: “….peggiorano infatti le valutazioni che i capifamiglia assegnano al reddito corrente e futuro. A fronte di un aumento degli intervistati che giudicano il reddito corrente «insufficiente» o «del tutto insufficiente» (13 per cento circa, dal 10 per cento del 2014), si riduce dal 58 al 52 per cento la quota di chi lo reputa «sufficiente» o «più che sufficiente». Anche nel caso del reddito futuro l’area della sufficienza registra tra il 2014 e il 2015 una contrazione, passando dal 42,2 al 35,5 per cento, mentre aumenta la percentuale di coloro che si attendono di poter disporre di un reddito solo «appena sufficiente» a conclusione del percorso lavorativo”.

L’indagine ha avuto come focus il ceto medio del Paese: “È proprio il ceto medio che mostra di avere risentito in modo particolare degli effetti della crisi. Addirittura il 45 per cento degli appartenenti alla middle class dichiara di vivere oggi in condizioni materiali peggiori dei propri genitori, con una punta del 71 per cento per la fascia di età più giovane (18-24enni). Non solo: intervistati sul futuro dei figli, i capifamiglia prevedono per loro problemi ancor più rilevanti di quelli che essi stessi si sono trovati ad affrontare, con l’unica eccezione della facilità di conseguire il titolo di studio desiderato”.

Infine l’indagine chiaramente evidenzia che, la ripresa dell’economia italiana passa anche attraverso la rinascita della classe media.

Alessandro Gaetani

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