Mer. Apr 24th, 2024

Come investire nel 2015: Dai Btp alle azioni, dalla casa alla pensione, dalla liquidità all’oro, all’arte: le mosse giuste per guadagnare nell’era dei tassi minimi.

Le obbligazioni corporate sono emesse da società private, essenzialmente banche e società industriali. Esse presentano due aspetti distintivi: espongono al rischio solvibilità dell’emittente e permettono all’investitore di costruire portafogli diversificati per rendimento correlato al merito di credito degli emittenti stessi (si ricorda che a maggiore rendimento corrisponde maggiore rischio).

L’interessante lavoro pubblicato recentemente nella collana “Questioni di Economia e Finanza” dal titolo “First-time corporate bond issuers in Italy”, descrive le caratteristiche delle imprese italiane che hanno emesso obbligazioni per la prima volta tra il 2002 e il 2013. I risultati di stime econometriche – si legge nel paper (scritto in inglese dagli autori Matteo Accornero, Paolo Finaldi Russo, Giovanni Guazzarotti e Valentina Nigro e scaricabile dal sito Bankitalia) – indicano che i nuovi emittenti sono di dimensioni maggiori e sono più frequentemente quotati sui mercati azionari rispetto ai non emittenti.


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L’analisi mostra che la decisione di emettere titoli per la prima volta è influenzata dalla necessità di finanziare un percorso di sviluppo, in particolare nel caso di scarse risorse interne, o di bilanciare squilibri tra la durata media delle passività e quella delle attività.

Le stime suggeriscono che il forte calo del numero di nuovi emittenti durante la crisi è in gran parte ascrivibile all’aumento dell’ostilità al rischio degli investitori.Sulla base dei risultati dell’analisi econometrica, si stima che tra le imprese non emittenti ve ne siano circa 450-650 che hanno caratteristiche molto simili a quelle delle imprese che hanno iniziato a emettere titoli nella scorsa decade.

Queste stime puntuali sono caratterizzate da una considerevole incertezza: l’effettivo numero di emittenti dipenderà dall’evoluzione del quadro macroeconomico e dagli effetti delle nuove regole sulle emissioni di mini-bond (in crescita con 100 emissioni negli ultimi 18 mesi, per un ammontare di 4,8 miliardi di euro, di cui 3,4 miliardi relativi a emissioni tra i 150 e i 500 milioni).

Alessandro Gaetani

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