Ven. Apr 26th, 2024

Tra le novità degli ultimi 18 mesi, per la previdenza complementare, vi è stata la variazione della modalità di adesione al Fondo Pensione Prevedi - Fondo Pensione Complementare per i Lavoratori delle Imprese Industriali ed Artigiane Edili ed Affini-.

La possibilità di aderire al Fondo Pensione, senza conferirvi il TFR, è stata introdotta con modifica statutaria, approvata dalla Covip (Commissione di Vigilanza sui Fondi Pensione) nel mese di settembre dello scorso anno.

Il conferimento del TFR al Fondo Pensione può essere effettuato in qualsiasi momento successivo all’adesione, tramite richiesta scritta al proprio datore di lavoro (a tal fine è disponibile apposita modulistica predisposta dal Fondo Pensione).

Operativamente è stata introdotta nella domanda di adesione l’opzione C (Opzione contributiva con solo contributo a carico dell’azienda e del dipendente).

Dopo le modifiche per la pensione pubblica appena approvate dal Governo Monti, con l’inizio del nuovo anno, tutti gli attori coinvolti sulla materia torneranno a ragionare di previdenza complementare (Governo, Aziende, Sindacati, etc).

Ecco che Prevedi, può essere un esempio valido, per una generale modifica dell’ adesione dei lavoratori dipendenti ai fondi pensione.

Insomma si facciano diventare i Fondi Pensione dei veri e propri “Salvadanai previdenziali”, finalizzati all’accumulo di denaro per l’età post-lavorativa, lasciando intatto il TFR - così come disciplinato dall’art. 2120 del Codice Civile - a disposizione delle Aziende (durante l’attività quotidiana, quale forma di “finanziamento” delle stesse) e dei Lavoratori (alla fine del periodo lavorativo e/o cessazione dello stesso) con l’impostazione che quanto versa il Lavoratore, tanto versa, a sua volta, il Datore di lavoro.

In fondo l’obiettivo del lavoratore che aderisce alla previdenza complementare è quello di aumentare il montante finale per integrare la pensione pubblica, pertanto è indifferente da dove arrivano i conferimenti nella fase di accumulo, come pure valida è la proposta che arriva da più parti (Ania in primis) di eliminare l’irreversibilità della scelta di adesione ai fondi pensione.

Ecco che allora, se la motivazione che ha indotto la Covip ad accettare la modifica statutaria del Prevedi, è stata quella del frequente cambio di azienda del lavoratore, la stessa motivazione può valere, in un momento di grande flessibilità dei contratti di lavoro, anche per il resto dei lavoratori privati italiani.

Spetterà poi ad ogni singolo lavoratore responsabilizzarsi in tal senso, possibilmente, per le generazioni future, dopo aver ricevuto fin dalla scuola dell’obbligo, una buona educazione al risparmio e al consumo.

Alessandro Gaetani

Per approfondire, sui motivi che rendono necessario il risparmio finalizzato all'età di pensione, consiglio la lettura di questi libri:

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