Sab. Apr 27th, 2024

Parol€conomiche

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Alessandro Gaetani

Le voci di seguito elencate sono ricavate e adattate da altre guide e/o glossari su enciclopedie, siti finanziari, etc.

Vengono aggiornate, in base a quanto sono attualmente citate, da altri media (internet, tv, giornali,etc.):

Diversificazione

Indica la strategia che mira a ridurre l’esposizione a rischi non sistematici (cioè quelli che l’investitore può controllare, al contrario di quali che non può controllare, detti sistematici). Per esempio, l’investitore può controllare se il proprio capitale viene investito in mercati emergenti o in altri investimenti rischiosi, ma non può controllare le oscillazioni del mercato globale. La diversificazione implica quindi l’investimento in una varietà di strumenti finanziari e di categorie di fondi. Un portafoglio diversificato deve includere azioni, obbligazioni e beni reali diversificati settorialmente e geograficamente. L’obiettivo è assicurare che l’eventuale “underperformance” di un’area sia compensata da una “overperformance” di un’altra area.

Gestione Separata

La Gestione Separata è una particolare forma di Gestione dove confluiscono gli investimenti dei clienti che aderiscono ai contratti ad essa collegati (generalmente polizze vita c.d. a prestazione rivalutabile).

Il fondo viene tenuto contabilmente separato dalle altre attività della Compagnia a tutela dei risparmi della clientela; i risultati conseguiti sono annualmente certificati da una Società di revisione contabile che ne attesta la correttezza.

Rispetto a qualunque altra forma, le polizze a prestazione rivalutabile sono caratterizzate dal fatto di consolidare le prestazioni: la rivalutazione annuale viene acquisita a titolo definitivo e diviene la base sulla quale effettuare la rivalutazione dell’anno successivo.

Ai fini della determinazione del rendimento, la normativa prevede una particolare metodologia di rilevazione dei redditi:

• Gli strumenti finanziari facenti parte della gestione vengono iscritti al costo storico.
• Le plusvalenze vanno prese in considerazione solo se realizzate e le eventuali minusvalenze in quanto effettivamente sofferte.

La possibilità della Compagnia di incidere sul rendimento della gestione separata, attraverso la realizzazione discrezionale delle plus e delle minus latenti consente di pervenire, in un’ottica pluriennale, ad una gestione finalizzata alla stabilizzazione del rendimento nel medio/lungo periodo.

Macroeconomia e Microeconomia

La Microeconomia guarda agli alberi, la Macroeconomia guarda alla foresta!

La Macroeconomia studia un sistema economico nel suo complesso e le interazioni tra le macro variabili: pil, politica economica, import-export, investimenti, consumi, domanda-offerta.

La Microeconomia studia come famiglie e imprese prendano delle decisioni di allocazione delle risorse nei mercati dove beni e servizi vengono comprati e venduti, e quali sono i meccanismi che determinano i risultati di mercato.

Spread

Tradotto letteralmente dall’inglese significa scarto.
Economicamente parlando il termine Spread è in questi giorni utilizzato per indicare la differenza tra il rendimento dei titoli di stato italiani (Btp) e quelli tedeschi (Bund).
500 punti base di spread significano il 5% in più di resa. In pratica se un Bund rende a chi lo compra il 2% vuol dire che un Btp renderà il 7%.
Ciò è una buona notizia per i risparmiatori che comprano i Btp, perché incasseranno di più sempre, però che alla scadenza del titolo lo Stato sia in grado di ripagare la cifra investita (altrimenti vi è il default).
Non lo è, però, per lo Stato che vede innalzarsi il costo del proprio debito, a causa dei maggiori interessi che è costretto a pagare agli investitori.
Maggiori interessi che vengono richiesti perché l’Italia è considerato un paese più a rischio della Germania in termini di possibilità di bancarotta.
Più si alza lo Spread e più secondo i mercati questo rischio diventa reale.

Per approfondire segnalo i seguenti libri e ebook:

Deposito titoli

Se vuoi acquistare titoli finanziari, accanto al conto corrente bisogna aprire un deposito titoli. Altro non è che un contratto sottoscritto tra il correntista e la banca attraverso il quale quest’ultima gestisce per conto del primo i titoli finanziari acquistati.Per la sua tenuta si pagano spese amministrative che variano da banca a banca, e il bollo statale (un imposta progressiva il cui importo varia a seconda del valore dei titoli acquistati).

Rating

E’ il giudizio (pagellina), che dovrebbe essere sempre indipendente, circa il livello del rischio di credito di uno stato e/o di una società.
Nel caso di un prestito obbligazionario, per esempio il BPT italiano (titolo di debito pubblico), l’obiettivo è quantificare la probabilità di ricevere alle scadenze prefissate, il pagamento degli interessi e la restituzione del capitale, da parte dello Stato Italiano.
In questo momento le agenzie di rating più note sono: S&P, Moody’s e Fitch.

Per approfondire segnalo i seguenti libri:

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