Sab. Apr 27th, 2024

Si è tenuto a Roma lo scorso 17 giugno il Welfare Day l’evento dedicato ai protagonisti del Welfare Integrativo nella sua più ampia accezione (assistenza sanitaria, previdenza complementare, coperture integrative per non autosufficienza, premorienza, inabilità, infortunio e inoccupazione).

Tema portante dell’edizione 2014, la quarta organizzata da Previmedical in collaborazione con RBM Salute, era “Costruire la Nuova Sanità integrativa”.

In occasione dell’evento, sono stati presentati i primi risultati della nuova ricerca “Il Ruolo della Sanità Integrativa nel Sistema Sanitario Italiano”, condotta da RBM Salute in collaborazione con il CENSIS (Centro Studi Investimenti Sociali: istituto di ricerca socio-economica fondato nel 1964 e presieduto da Giuseppe Rita), con l’obiettivo di verificare a partire da un campione significativo di cittadini assistiti dai Fondi Sanitari (oltre 2.000.000 di persone) i tempi di attesa, i costi e le fonti di finanziamento di ciascun trattamento.
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Molto interessante il seguente dvd: Le inchieste di Report. Le mani sulla salute
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Ma vediamo i dati salienti della ricerca: Sono sempre di più gli italiani che pagano di tasca propria i servizi sanitari che il pubblico non garantisce più (la spesa sanitaria privata degli italiani è pari a 26,9 miliardi si euro nel 2013 in aumento del 3% rispetto al 2007).

Dal medico specialista viene visitato prima chi paga, come pure per accertamenti diagnostici e riabilitativi tempi biblici di attesa (ad esempio per effettuare una visita oculistica c’è da aspettare mediamente 74 giorni, mentre nel privato solo 7 giorni).

A ogni territorio il suo ticket e i suoi tempi di attesa (infatti, variano fortemente nelle diverse aree geografiche del Paese sia gli importi da pagare sia i giorni necessari per avere un appuntamento per una visita o un esame).

Infine il 38,5% degli italiani (erano il 28,5% nel 2011) ritiene che la sanità della propria regione sia peggiorata, mentre un milione e duecentomila italiani si è curato all’estero per un grave problema di salute.

Alessandro Gaetani

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