Sab. Apr 27th, 2024

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Sono ancora pochi gli italiani che si rivolgono a un consulente finanziario.

Secondo un recente sondaggio condotto da Gfk solo nove italiani su 100 ricorrono ai consigli di un esperto, mentre il 37% si fidano di amici e conoscenti non professionisti. La maggior parte degli intervistati dichiara di tenere i propri risparmi sul conto corrente bancario.

Il sondaggio è stato eseguito tra giugno e luglio 2016, quindi in un momento in cui, gli interessi pagati sui conti correnti erano già bassi e/o nulli. Tutto ciò si scontra con un altro dato: il 57% degli italiani è preoccupato di non aver risparmiato abbastanza per far fronte alle proprie necessità quando andrà in pensione.

Qui entra in gioco una recente ricerca di Schroders global investors study condotta su un campione di 20.000 investitori, di cui solo 1.000 italiani, secondo la quale dove il 59% afferma di volersi confrontare con un consulente prima di eseguire il prossimo investimento. Sette italiani su dieci vorrebbero avere più libertà nella scelta su come investire i contributi pensionistici. Il 70% è conscio dei problemi che mettono alla prova i sistemi di welfare pubblici e pensionistici. Ma un 10% di italiani rimane convinto che, nonostante le difficoltà lo Stato sarà in grado di assolvere al proprio compito in materia di erogazione pensioni. In generale il 32% del campione investe con la finalità di integrare il reddito da pensione mentre un 45% indica l’obiettivo di ottenere un reddito aggiuntivo rispetto allo stipendio.

Il consulente finanziario della famiglia. Casa e mutui. Tasse. Investimenti. Pensioni

Evidente che, il ricorso a un professionista esperto, varia a secondo di quanto la figura del consulente finanziario sia diffusa nel Paese di residenza.

Alessandro Gaetani

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