Sab. Apr 27th, 2024

Competizione, sostenibilità e qualità: Quale futuro per il welfare sanitario italiano?

Le statistiche Istat ci dicono che in questi anni di crisi sempre più italiani hanno perso il posto di lavoro.

Anche un buon posto di lavoro, con il quale oltre allo stipendio si ricevevano benefit vari come un fondo sanitario/cassa sanitaria utile al rimborso delle proprie spese mediche, etc.

Mi ha scritto un lettore che ha perso il lavoro preoccupato della perdita delle prestazioni sanitarie previste dal fondo sanitario cui aderiva durante il rapporto di lavoro.

Dove va il welfare italiano?

Mi sono fatto dare alcuni riferimenti utili per poterlo aiutare in merito.

In premessa gli ho segnalato che l’adesione era stata fatta dal datore di lavoro al Fondo sanitario previsto dal contratto di lavoro (ccnl).
Una minima parte era a suo carico con addebito mensile in busta paga.

Poi gli ho comunicato quanto prevede lo statuto del suo Fondo sanitario: vi è la facoltà di proseguire volontariamente la contribuzione, a copertura di eventuali periodi nei quali vi è una sospensione del rapporto di lavoro con relativa cessazione del versamento delle quote contributive da parte dell’azienda.

In questo caso, trattandosi di stato di disoccupazione, la durata massima del versamento volontario corrisponde al periodo nel quale il lavoratore percepisce il trattamento di sostegno al reddito per:

1) Indennità di disoccupazione (dal 1° maggio NASPI);

2) Indennità di mobilità o comunque lavoratori iscritti nelle liste di mobilità.

Il lavoratore che decide di aderire al versamento volontario dovrà compilare una richiesta di “prosecuzione volontaria dei versamenti individuali” disponibile sul sito del Fondo e compiere il versamento tramite C/C postale, bonifico bancario o carta di credito.

Sul sito del Fondo sanitario è possibile seguire le istruzioni e le procedure per attivare la prosecuzione volontaria.

Questi i dati richiesti:

1) i dati anagrafici;
2) un indirizzo mail (al quale saranno inviate le credenziali di accesso);
3) la motivazione di iscrizione (cliccando sull’icona della lente di ingrandimento comparirà la lista completa delle casistiche iscrivibili);
4) la data Cessazione/Sospensione rapporto di lavoro (ultimo giorno lavorato in azienda);
5) Data Inizio Iscrizione Volontaria;
6) Data Fine Iscrizione Volontaria (data Fine iscrizione non potrà essere maggiore del 31/12 dell’anno in corso).

E importante quindi informarsi attraverso il proprio ufficio del personale e il relativo Fondo sanitario cui si aderisce, cogliendo almeno l’opportunità di mantenere attiva, per quanto previsto dagli accordi e/o statuto, l’assistenza sanitaria integrativa.

Alessandro Gaetani

Puoi approfondire con i seguenti testi:

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