Lun. Apr 29th, 2024

Mission

“Come risparmiatori dobbiamo essere consapevoli delle conseguenze che l’uso del nostro denaro può comportare e riaffermare l’importanza dei valori e dell’etica nella gestione del denaro” (Dal Manifesto politico-strategico di Banca Etica)

Nell’ambito degli appuntamenti organizzati dal gruppo ecologista, si è svolto il 21 marzo scorso a Verbania, l’incontro “Finanza Speculativa e Finanza Etica – Per vederci chiaro nella nebbia della finanza”, con Fabio Silva (Presidente della vigilanza di Banca Popolare Etica e Vicepresidente della Società Popolare Etica Svizzera).

Silva ha esordito leggendo una parte dello statuto della Cassa di Risparmio delle Province Lombarde (Cariplo) fondata nel 1823, che spiegava come la Cassa di Risparmio sia nata per svolgere simultaneamente attività di credito e di beneficenza, con la missione di sostenere l’economia del territorio lombardo e la crescita sociale e culturale della comunità (ideali, valori, persone).

Valori che, secondo il relatore, il sistema bancario in generale ha perso per strada.

Ha poi proseguito con un approfondimento sull’attuale crisi mondiale che stiamo vivendo, ormai dal 2007.

Per Silva, quattro sono state le cause della crisi:

  • 30 anni di neo liberismo protrattosi in modo molto evidente: siamo arrivati ad avere transazioni finanziarie pari a 3.000 miliardi di dollari al giorno, laddove il commercio mondiale vale 10.000 miliardi l’anno.

  • il continuo processo d’indebitamento, sia istituzionale sia individuale, legato alla spinta sempre più forte verso un consumismo superfluo, l’indebitamento figlio del concetto del “devo avere tutto” (nei testi di economia scolastica e di formazione si parlava di beni primari e beni secondari).

  • l’estrema finanziarizzazione dell’economia reale (casi Cirio, Parmalat etc.) dove l’imprenditore vuole passare dal guadagno con la “fatica” della produzione di beni tangibili, alla velocità del guadagno facile grazie alle operazioni finanziarie – si noti nello specifico che le transazioni finanziarie sono passate a rappresentare il 109% della ricchezza totale mondiale del 1980 al 316% 2005 (qui ha lamentato ancora la mancata introduzione della Tobin Tax – la “minuscola” tassa sulle transazioni finanziarie).

  • gli squilibri internazionali dei paesi ricchi (USA, EU e Giappone) e poveri: nel sistema finanziario attuale per dare comodità e privilegi ai residenti nei paesi ricchi è necessario avere di contro enormi sacche di povertà.

Ha poi elencato gli strumenti della devastazione finanziaria mondiale, con focus sull’Italia:

Riciclaggio: Italia è la quarta “lavanderia” del mondo (qui il relatore ha spiegato come il termine lavanderia sia nato dai tempi di Al Capone: quest’ultimo infatti era proprietario di lavanderie, attività nelle quali veniva per l’appunto “lavato” il denaro sporco proveniente dalle attività criminali della sua organizzazione).

Corruzione: da diverse ricerche relative a quasi tutti i paesi del mondo, emerge che in fatto di corruzione “percepita” l’Italia è più vicina ai paesi emergenti che non a quelli Ocse. Infatti, i grandi numeri italiani legati a questo fenomeno, che è uno dei principali ostacoli allo sviluppo economico dei paesi, pongono l’Italia al 69° posto al mondo, al 4° posto in Europa.

Finanza nera: derivati e altri artifizi del mercato finanziario.

In chiusura, e prima di rispondere alle tante domande poste dal pubblico, ha raccontato la storia di Banca Popolare Etica, della quale egli è stato socio fondatore nel 1999 e quindi ha proposto varie possibilità di realizzare una finanza etica, seppure pochi siano i mezzi a disposizione.

Infatti la Banca Popolare Etica, che è una banca a tutti gli effetti, conta solo sedici filiali sul territorio italiano e una rete di promotori finanziari ai quali ci si può rivolgere anche per investire somme di denaro, grazie a Etica Sgr, la società di gestione del risparmio. Di quest’ultima vi riporto l’art.5 dello Statuto che recita: “….Etica sgr si propone di rappresentare i valori della finanza etica nei mercati e di sensibilizzare il pubblico nei confronti degli investimenti socialmente responsabili e della responsabilità sociale d’impresa. L’attività della Società è improntata alla massima trasparenza”

Alessandro Gaetani

Per approfondire su questi temi vi consiglio i seguenti libri:

Un pensiero su “Finanza Speculativa e Finanza Etica”

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