Lun. Apr 29th, 2024

Resoconto della mia partecipazione al Salone del Risparmio 2012

Il primo incontro a cui ho partecipato è stato quello organizzato da Uni (Ente nazionale italiano di Unificazione) – Educazione Finanziaria e Welfare Comunitario – Proteggere il cittadino, valorizzare la consulenza.

La tavola rotonda, moderata dal Dott. Lensi di Uni, ha avuto inizio con l’intervento dell’Assessore milanese Pierfrancesco Majorino che ha affrontato il tema dell’impegno della pubblica amministrazione nella promozione e nello sviluppo sociale ed economico dei cittadini, e ha annunciato che tra qualche settimana sarà pronto un protocollo di intesa con il quale si avvierà un programma di educazione finanziaria, sulla base della norma Uni, che dopo l’estate permetterà di far partire una sperimentazione rivolta ai cittadini, a partire dai dipendenti del Comune.

Il Dott. Sergio Sorgi, vicepresidente di Progetica ha sostenuto la necessità di aiutare le persone a comprendere cosa devono fare, di che cosa hanno bisogno a seconda della condizione finanziaria e della fase della vita in cui si trovano. L’idea è quella di offrire un supporto alla vita delle persone in un momento in cui la crisi “brucia il futuro”.

Il Dott. Lensi ha evidenziato l’importanza delle norme Uni, che danno fiducia e sicurezza e contribuiscono al miglioramento della qualità di vita dei cittadini; ha ricordato la presenza, nell’ambito della consulenza finanziaria ed educazione finanziaria, delle norme specifiche (22222/2008, 11402/2011, etc.) che danno contenuto alla materia.

Esse sono state presentate insieme al Dott. Gaetano Megale, presidente di Progetica.
La norma UNI 11402 e’ alla base del progetto di ‘welfare comunitario’ la cui finalità e’ quella di creare un sistema di educazione finanziaria che aiuti a pianificare, prevenire e sfruttare le opportunità, realizzando un progetto di vita soddisfacente.
La norma punta alle quattro abilità strategiche di base:

1. la capacità di gestire le proprie scelte economiche;
2. l’abilità di pianificarle;
3. la possibilità di capire dove, quando, come e perché chiedere aiuto;
4 .la destrezza nel fare scelte oculate e consapevoli.

Il Professor Rosina ha parlato dei risultati attesi del welfare comunitario e dell’educazione finanziaria affermando che sarà fondamentale valutare se le competenze sono state effettivamente trasmesse e se, in concreto, i beneficiari abbiano in questo modo potuto operare scelte in grado di migliorare il proprio benessere economico.

Il secondo incontro a cui ho partecipato è stata la conferenza della Brown Editore sul tema Social media, forum e finanza pop. La conferenza è stata moderata da Lionello Cadorin, Direttore di F Magazine.


Si sono susseguiti interventi di studiosi ed esperti del settore.

Niccolò Casnici, giovane dottorando di ricerca in Sociologia economica dell’Università degli Studi di Brescia, si è soffermato sul concetto di finanza popolare, sorretto dal rapidissimo incremento nell’utilizzo del Web 2.0 (correlazione tra andamento di titoli e le “chiacchiere” in rete) e sulla conseguente evoluzione del concetto di intermediazione. Essa viene considerata come re-intermediazione modulata dal rapporto con un utente più bersagliato dalle informazioni (surplus informativo) ma non necessariamente più informato, quindi bisognoso di una guida esperta calata nel contesto delle reti sociali (educazione finanziaria).

Flaminio Squazzoni, docente di Sociologia dell’organizzazione all’Università degli Studi di Brescia, ha puntualizzato i vari interventi, ipotizzando la costruzione di sinergie tra le diverse realtà, sia dal lato della ricerca scientifica che dell’esperienza quotidiana delle aziende con i clienti. Questa la metafora: “internet è il sistema nervoso del corpo umano”.

Infine Matteo Tagliaferri, Head of Brand and Communication presso Anima SGR, e Marco Marazia, Direttore Commerciale Trading di Webank, hanno evidenziato come le loro aziende perseguono strategie di “gestione clienti 2.0” e puntano sulla multicanalità del comportamento degli utenti in Rete, incontrando le loro richieste nei luoghi che quotidianamente frequentano (sito, forum, canale youtube e chat on line con contributi diretti dei clienti). Per Webank è stato messa in evidenza: “la banca che vorrei” la pagina del sito che ascolta i suggerimenti del cliente.

Terzo e ultimo incontro a cui ho partecipato è stato quello organizzato dalla FeBaf e Upter Solidarietà, promotori di progetti di educazione finanziaria: “Non € mai troppo tardi” e moderato dal vicecaporedattore del Sole 24 Ore, Paolo Zucca.

 

Il progetto è partito dal Lazio, essendo Upter Solidarietà una “costola” dell’Università Popolare di Roma, ma destinato, come dichiarato dal presidente di Upter Solidarietà, Avvocato Miniati, ad estendersi nel Paese, proprio a cominciare dalla Lombardia.

Spesso gli anziani faticano a superare il significato di termini che fanno parte della quotidianità, come lo “spread” , il “conto deposito”, la “polizza sanitaria”, come ha dichiarato il Segretario generale Enrico Granata, piuttosto che il rendimento di un “fondo comune”. Termini che, se non sono subito compresi, generano barriere, rischiando di connotarsi semanticamente come accezioni negative, solo per la difficoltà di comprenderne a pieno il significato.

In un mio breve intervento, presentandomi come docente di corsi di educazione finanziaria per le Università della Terza Età, ho elogiato l’iniziativa, augurandone uno sviluppo in tutte le aree geografiche del Paese, ponendo l’accento, spinto da alcuni interventi in aula da parte di anziani partecipanti, sul fatto che non tutti i prodotti finanziari/assicurativi sono adatti agli over 65.

Alessandro Gaetani

Di seguito ti segnalo libri ed e-book utili all’approfondimento dei temi trattati al Salone del Risparmio 2012:

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