Lun. Apr 29th, 2024

Presteresti i tuoi soldi a una persona che non conosci, senza avere la certezza di riaverli?
Gli istituti di credito ragionano nello stesso modo quando devono prestare denaro e, prima della nascita dei Sistemi di Informazioni Creditizie (SIC), le uniche forme di tutela a cui tipicamente ricorrevano, a fronte della concessione di un prestito, erano l’ipoteca sulla casa, il pegno su un bene o la garanzia da parte di terzi (cioè garanzie reali e personali).
Oggi, invece, grazie al ruolo svolto dai SIC, banche e società finanziarie possono erogare credito basandosi sulla buona storia creditizia di chi lo richiede, senza avvalersi necessariamente di ulteriori garanzie.
La “referenza” creditizia consente a chi richiede un prestito di ottenere un riscontro in tempi brevi e, potenzialmente, condizioni adeguate al proprio profilo di indebitamento e affidabilità creditizia”

Il testo è tratto dal sito della CRIF dove presenta ai consumatori il Sistema di Informazioni Creditizie.

In una struttura economica dove molta parte della crescita di famiglie e imprese è sostenuta dalla presenza del credito che li trasforma in debitori, entra in gioco il rispetto degli impegni presi. Un tempo era disonorevole non rispettarli. Soprattutto quelli con le banche.

Al di fuori del momento specifico che ha spinto il Governo a muoversi nella direzione della garanzia statale, in generale nel rapporto creditore/debitore, prendendo a riferimento un “sistema sano” – sgombrando perciò il campo da prestiti agli amici degli amici, influenze politiche ed altre schifezze già ben raccontate tante volte dai media – a fronte di prestiti erogati le banche hanno bisogno della liquidità che deriva dal rimborso puntuale del debito.

In sua mancanza accade che per le banche aumentano i rischi di non vedere più indietro i soldi prestati, infatti attualmente ci sono centinaia di miliardi di prestiti in sofferenza (vedi Rapporto Bankitalia sulla stabilità finanziaria).

Certo ci sono le garanzie ma è bene ricordare che per una banca l’escussione del pegno può diventare un estenuante percorso lungo e faticoso per recuperare quanto gli è dovuto.

Così accade che si genera una riduzione del credito oppure l’erogazione solo a chi ne ha meno bisogno.

Per evitare ciò la soluzione potrebbe essere avere meno esaltazione dell’azzardo morale da parte del debitore e meno rischi di non vedere più indietro i soldi che ha prestato per il creditore.

Infine, sul tema informazioni sui crediti e le garanzie concessi ai clienti di banche e società finanziarie sono raccolte qui, anche in relazione all’accesso alle misure di sostegno alla liquidità adottate dal Governo nel periodo di Covid-19, le risposte alle domande più frequenti sulla Centrale dei Rischi della Banca d’Italia.

Alessandro Gaetani

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