Sab. Apr 27th, 2024

Gli italiani sanno bene che dal 7 dicembre 2011 non è stato più possibile convertire in euro biglietti e monete in lire. Questo grazie al Governo Monti che anticipò dal 28 febbraio 2012 al 6 dicembre 2011 il termine ultimo per la conversione delle lire.

Poi quella norma nel novembre 2015 fu dichiarata illegittima dalla Corte costituzionale facendo correre ai ripari il Ministero dell’Economia e delle Finanze e la Banca d’Italia che definirono le modalità con le quali dare esecuzione alla sentenza.

In sostanza dal 22 gennaio 2016, chi era in grado di documentare di aver richiesto di convertire lire tra il 6 dicembre 2011 e il 28 febbraio 2012, specificandone l’importo, poteva eseguire la conversione presso una delle Filiali della Banca d’Italia che svolgevano il servizio di Tesoreria dello Stato.

Cos’è successo invece ai francobolli in lire?

“I francobolli italiani con valore facciale espresso in lire mantengono la loro validità e possono essere utilizzati per l’affrancatura, purché integrati con francobolli per l’eventuale importo mancante”

Visitando il sito della rivista online di cultura filatelica e storico postale Il Postalista, è possibile leggere la delibera del Ministero dell’Economia e delle Finanze – Delibera del Comitato euro – Il Comitato euro (N.d.R cercata ma non trovata nei canali ufficiali, riconducibile al periodo del passaggio dalla lira all’euro): “I francobolli usciti prima del 1999 e quindi espressi in lire continuano ad essere in corso, tranne qualche singola eccezione, causa sequestro di copiose entità di falsi.”

E ancora che: “i valori bollati con valore facciale espresso solo in lire mantengano la propria validità anche dopo il 1° Gennaio 2002 a tempo indeterminato e possano essere utilizzati fino ad esaurimento delle scorte. Naturalmente, dopo questa data, il loro valore in euro si determina in base al tasso fisso di conversione”.

Sostanzialmente era un modo per non arrecare danni ai cittadini ed altri soggetti che, “essendo in possesso di scorte notevoli difficilmente esauribili entro la fine del periodo di doppia circolazione, potevano subire perdite in alcuni casi rilevanti”.

Pur dovendo ricordare che, dal 1° gennaio 1999 i francobolli emessi in Italia recano il doppio valore lira ed euro, mentre a partire dal 1° gennaio 2002 tutti i francobolli sono stati emessi solo in euro, ad oggi non vi è stato alcun provvedimento governativo atto a interrompere la validità legale dei francobolli (in generale) riportanti in facciata il valore espresso solo in lire.

Alessandro Gaetani

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